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Mario Ranalli

Naque a Nereto (Teramo) , il 23 luglio 1930. Dopo aver conseguito il diploma di Abilitazione Magistrale presso l’Istituto Magistrale Statale “G. Milli” di Teramo nell’anno scolastico 1948-49, insegnò in varie scuole elementari della Val Vibrata fino alla fine degli anni Sessanta. Successivamente continuò ad operare nella scuola come direttore didattico, prima a Civitella del Tronto (dal 1970 al 1975), poi ad Alba Adriatica (dal 1975 al 1990). Iniziò a scrivere versi all’età di venticinque anni, quasi per gioco, come egli stesso era solito dichiarare, scoprendo molto più tardi anche la poesia dialettale, modulo espressivo di un mondo rurale che ha rappresentato la sua matrice culturale e affettiva. Uomo di cultura, sensibile all’arte e alla musica, fu anche membro della Pro Loco e dirigente dell’AICS Nereto Volley. Morì a Nereto il 2 settembre 1992. Nel corso della sua attività poetica Mario Ranalli ottenne significativi riconoscimenti e vinse numerosi premi: Botte di Frascati (1959), Spiaggia di Velluto (1983), G. Tirinanzi (1985), Sikania (1988), Città di Fermo (1989), La Pira (1989), Natale (1991). La sua produzione poetica fu apprezzata da scrittori e critici autorevoli, quali E. F. Accrocca, G. Barberi Squarotti, C. Betocchi, C. Bo, G. Caproni, P. Chiara, L. Erba, M. Guidacci, N. Lisi, E. Mandruzzato, C. Muscetta, G. Petroni, F. Roncoroni, M. Sansone, G. Spagnoletti, F. Ulivi, D. Valeri, V. Volpini.

I suoi libri
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